E se i governi sorvegliassero i cittadini con abiti in grado di registrare audio e video?

E se i governi sorvegliassero i cittadini con abiti in grado di registrare audio e video?

E se i governi sorvegliassero i cittadini con abiti in grado di registrare audio e video?


L’evoluzione della tecnologia indossabile è dietro l’angolo. Secondo quanto riferito da The Intercept, il governo federale degli Stati Uniti ha investito ben 22 milioni di dollari nello sviluppo di capi di abbigliamento in grado di registrare dati audio, video e di geolocalizzazione. Definito dall’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale “più grande investimento singolo per lo sviluppo di Active Smart Textiles”, il programma SMART ePANTS – Smart Electrically Powered and Networked Textile Systems – si concretizzerà nella produzione di camicie, pantaloni, calzini e biancheria intima che permetteranno alle autorità di sorvegliare i soggetti più pericolosi per la sicurezza del proprio governo.

Ma non è tutto. Stando a quanto riportato da Dawson Cagle, responsabile del programma, “questa tecnologia eTextile potrebbe anche assistere il personale e i primi soccorritori in ambienti pericolosi e ad alto stress, come scene del crimine e ispezioni per il controllo degli armamenti, senza impedire la loro capacità di operare in modo rapido e sicuro”. Nonostante la sua incredibile utilità nel settore della difesa e della sicurezza, il programma ha destato subito enorme preoccupazione per la possibilità che getti le basi per forme di sorveglianza più invasive. Indossare un capo di abbigliamento intelligente, infatti, significherebbe concedersi totalmente alle autorità che lo monitorano, senza alcun limite per la propria privacy.

In ogni caso, il programma SMART ePANTS non rappresenta la prima incursione della comunità di sicurezza nazionale nel mondo delle tecnologia indossabile. Nel 2013 l’ammiraglio William McRaven, allora comandante del comando delle operazioni speciali degli Stati Uniti, ha presentato TALOS, un progetto che mirava a sviluppare una “supertuta” esoscheletrica simile a quella indossata da Matt Damon nel film fantascientifico Elysium. Un programma incredibilmente ambizioso, che si è concluso nel 2019 senza un prototipo dimostrabile, nonostante abbia accumulato costi per ben 80 milioni di dollari. Certo, quello di TALOS fu un tentativo estremo di inserire la tecnologia wearable nel mondo della sicurezza e della difesa, ma gli Stati Uniti sembrano aver imparato dai propri errori. Anche se resta da vedere quando – e come – SMART ePANTS troverà davvero posto nel panorama dell’intelligence.



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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2023-09-05 16:18:15 ,

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